I periodi sensitivi del bambino

Cosa sono? Come si manifestano? A cosa servono?

I periodi sensitivi sono un richiamo naturale, istintivo e irresistibile che il bambino attraversa durante la crescita, come il richiamo del mare per le piccole tartarughe che escono dall’uovo: se rispondono al richiamo sopravvivono, se non trovano l’acqua muoiono.

Durante questi periodi il bimbo assorbe naturalmente attraverso il suo spirito assorbente quanto gli viene proposto. Sono dei periodi passeggeri in cui una spiccata sensibilità aiuta il cervello del bambino a crescere acquistando precise abilità.

Sono i periodi sensitivi che guidano il bambino rendendolo sensibile ad alcune cose e lasciandolo indifferente verso altre.

È molto importante che il genitore conosca i periodi sensitivi per poterli riconoscere attraverso l’osservazione. Essi si possono paragonare ai quei bonus dei videogiochi, che in una determinato periodo di tempo raddoppiano tutti i punti che facciamo. Finito il bonus, finita l’opportunità!

È inutile cercare di recuperare un periodo già passato o stimolare il bimbo con attività il cui periodo non è ancora giunto.

Quali sono i periodi sensitivi che il vostro bambino può attraversare dalla nascita ai due-tre anni tenendo conto che i periodi sensitivi si possono accavallare e ripetere e che ognuno ha i propri tempi?

Il periodo sensitivo dell’attaccamento (0-1 anno)

Subito dopo la nascita, se il bimbo viene lasciato sul seno materno, si verifica una sorta di miracolo: guidato dal proprio istinto, il bambino va alla ricerca del capezzolo e del latte.

L’attaccamento tra madre e figlio avviene a partire dal primo istante di vita ed è un bisogno del bambino. Per questa ragione, oggi, dopo il parto si tende a rimandare le prime cure per permettere che il piccolo goda subito di un momento d’intimità con la madre. La stessa cosa vale per l’allattamento.

Se durante il primo anno il bimbo instaura una relazione salda con i genitori, in particolare con la madre, si sentirà sicuro, rafforzerà la fiducia in sé stesso e vivrà con più serenità i momenti della separazione.

 

Il periodo sensitivo dell’ordine (0-6 anni)

Questo concetto appare alquanto bizzarro ad un genitore abituato ad avere un disordine assoluto in casa grazie al proprio bambino!

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(Fonte foto)

La ricerca dell’ordine del bambino infatti ha un’espressione diversa da quella dell’adulto: è una ricerca di logica, del trovare e rimettere le cose (e le persone) al proprio posto.

È un bisogno di routine, non necessariamente di vedere un ambiente ordinato come lo intenderebbe un adulto, ma ad esempio di trovare gli oggetti sempre nello stesso posto, di usare sempre la stessa tazza oppure, come mi è capitato varie volte, di pretendere che un’azione sia compiuta da una certa persona e non da un’altra.

Quando un bimbo fa un “capriccio” perché non vuole che un’altra persona tocchi, ad esempio, la borsa della mamma, non si tratta di un “capriccio”, ma appunto di un bisogno di ordine.

È una ricerca di punti di riferimento, l’ordine esteriore dell’ambiente lo aiuta a costruire il proprio ordine interiore. Questo vale sia per l’ambiente esterno che per le emozioni e gli eventi: saper dare un nome ad una sensazione e saper collocare un evento nel passato è un bisogno umano.

Il saper ordinare fa parte dell’intelligenza e l’acquisizione della capacità di saper classificare è una delle basi per lo sviluppo dell’intelligenza e della cultura.

 

Il periodo sensitivo del movimento (6 mesi – 6 anni)

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La prima parte della vita di un bambino è caratterizzata dalla necessità di apprendere tutta una serie di abilità motorie che lo renderanno una persona indipendente e libera. Questo apprendimento avviene attraverso varie fasi.

Quando entra in un periodo sensitivo del movimento, il bimbo spesso si concentra in maniera esclusiva su attività motorie senza mostrare interesse per altre proposte. Per questo si potrebbe finire per credere che non sia abbastanza stimolato. In realtà, invece, il bimbo sta facendo incredibili sforzi interiori ed esteriori che non possono essere disturbati da altre attività, in quel momento considerate meno importanti e utili.

Una volta che avrà acquisito le basi motorie, la sua attenzione si sposterà verso la ricerca del perfezionamento dei movimenti che formano un’azione complessa – per esempio infilare un bottone in un’asola – mostrando amore per il gesto in sé. Durante questo periodo sensitivo, il bimbo può imparare a muoversi con grazia perdendo i gesti goffi propri dell’infanzia.

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Tratto da: Come liberare il potenziale del vostro bambino, di Daniela Valente

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Così Montessori ci spiega il misterioso bisogno di ordine manifestato dai bambini piccoli:

V’è un istinto che comincia a rivelarsi nel primo anno d’età e ha la sua massima manifestazione verso i due anni: il bisogno del bambino, per costruire la propria mente, di vedere le cose sempre nello stesso posto e nell’uso cui sono destinate. Se questo non avviene e qualcuno perturba l’ordine o la destinazione degli oggetti, egli è offeso e ferito, si crea per lui un ostacolo ed egli si difende difendendo le cose, facendole rimanere quanto più si può nello stesso modo, come gli occorre che siano.

Tratto da “Il bambino in famiglia”, di M. Montessori

(leggi la nostra recensione)

Il periodo sensitivo del linguaggio (0-7 anni)

clicca qui per leggere Il periodo sensitivo del linguaggio

 

Il periodo sensitivo dei piccoli oggetti (18 mesi-7 anni)

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immagine Shutterstock

Il primo anno di vita del bambino è caratterizzato dall’attenzione per oggetti grandi, vistosi, importanti. Dopo il primo anno, l’attenzione si sposta verso l’osservazione dei particolari.

Man mano che la coordinazione oculo-manuale diventa più accurata, il bambino comincia ad apprezzare i piccoli oggetti e i dettagli.
La sua capacità di osservare in modo minuzioso e vivace quei tratti dell’ambiente a cui magari noi adulti di solito non facciamo molto caso, è una forma di amore per l’ambiente – caratteristico dell’infanzia – che permette un apprendimento tramite assorbimento attivo, minuzioso e costante di ciò che ci circonda.

Durante questo periodo, la Montessori era solita proporre ai bambini delle immagini da osservare complesse e ricche di particolari come le tavole di Gustave Doré.

Il periodo sensitivo delle sensazioni (0-6 anni)

L’educazione sensoriale inizia alla nascita, ma è a partire dai due anni che il bambino si lascia affascinare sempre più dalle esperienze sensoriali (gusto, udito, tatto e olfatto). Per esempio, se la musica fa parte della sua vita quotidiana, il bambino manifesterà un interesse spontaneo per lo sviluppo del tono, del ritmo e della melodia.

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Il periodo sensitivo della vita sociale (0 – 6 anni) 

Il concetto di appartenenza alla società umana si forma nel bambino a partire dalla nascita e nel corso dei primi anni di vita.

Durante questo periodo, il bambino sviluppa una particolare sensibilità nel decodificare le regole sociali, come ad esempio il ringraziare, l’essere cortesi, l’avere rispetto per gli altri, e in generale nel trovare il proprio posto all’interno della società in cui vive, sia in famiglia che fuori.

 

 

Tratto da: Come liberare il potenziale del vostro bambino, di Daniela Valente

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3 risposte

  1. muchqas gracias por esta informacion
    dora

  2. […] I periodi sensitivi del bambino […]

  3. […] l’osservazione diamo al bambino un bonus punti in quel determinato settore, come scrive Montessori4you. Cioè quello che impara in quel periodo  con grande ostinazione, lo impara più velocemente e […]

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