Una cucina…montessoriana: come prepararla e cosa proporre

Maria Montessori, nel libro ‘Il bambino in famiglia’ scrive: “Ecco, dunque, i principi fondamentali (della preparazione dell’ambiente): i mobili devono essere leggeri e messi in modo che il bambino li possa facilmente trasportare; i quadri appesi ad un’altezza che permetta al bambino di osservarli comodamente. Con lo stesso sistema dobbiamo disporre tutti gli oggetti, cominciando dai tappeti, per finire ai vassoi, ai piatti, ecc. Il bambino deve essere in grado di usare tutto ciò che occorre per l’ordine della casa, e deve poter fare tutti i lavori della vita giornaliera; deve spazzare, spazzolare i tappeti, lavarsi vestirsi, ecc.”.

In ogni stanza della casa preparate quindi un ambiente in cui possa esercitarsi nelle attività quotidiane, facendo da solo e diventando sempre più indipendente. La conquista dell’autonomia è un lungo cammino fatto di piccoli passi e grandi vittorie.

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La cucina presenta moltissime occasioni per apprendere, ma è anche luogo di coesione e di amore. Cucinare significa trasformare delle materie prime in qualcos’altro, preparare il cibo per gli altri, offrendo il proprio tempo e il proprio lavoro, con amore, creatività e fantasia.
Farlo insieme, all’inizio, può sembrare difficile. Sicuramente non prepareremo la cena più velocemente, ma così potremo cucinare e prenderci cura del nostro bambino allo stesso tempo. Attraverso l’allenamento, il bambino diventerà capace di aiutarci e la soddisfazione di mangiare ciò che si è cucinato insieme non ha paragoni.

 

È utile scegliere cosa cucinare in base all’attività che volete proporre al bambino, e non viceversa.
Cucinare insieme, inoltre, aiuta il bambino ad assumere un atteggiamento positivo e consapevole nei confronti di ciò che mangia: il cibo non gli viene solamente offerto in maniera passiva, egli diventa protagonista nella preparazione e trasformazione degli alimenti e avrà un atteggiamento favorevole anche verso cibi salutari come frutta e verdura.
Porterà rispetto per quanto gli viene dato da mangiare perché comprenderà che dietro al piatto c’è il lavoro di chi l’ha preparato.

Come preparare l’ambiente?

In cucina potete organizzare un cassetto o un’anta, accessibili al bambino, dove riporre le sue stoviglie in modo che possa servirsi da
mangiare autonomamente. Preparate uno spazio dedicato dove possa trovare il necessario per fare merenda o servirsi un piccolo snack quando ha fame.
E’ importante che il bambino possa accedere facilmente al piano della cucina per poter cucinare con voi o fare le attività: immaginatevi di dover pelare le carote in punta di piedi…non è facile!

A seconda dell’altezza del bambino, potete utilizzare un semplice rialzo per permettergli di accedere al piano della cucina e al lavandino oppure servirvi di una learning tower.

Learning tower di Happy Babies

Le attività

Le attività proposte in seguito sono solo alcuni esempi. Ciò che conta è sfruttare il tempo passato insieme per sviluppare le capacità del bambino sotto vari aspetti. La cucina è infatti un ottimo laboratorio di esperienze sensoriali e di vita pratica, con occasioni per sperimentare le scienze divertendosi insieme. Avrete l’occasione di insegnare la precisione dei gesti e delle misurazioni, la matematica dei grammi e dei millilitri, la geometria delle forme.

 Abituatevi a utilizzare tutti i sensi in cucina. Annusate i cibi e gli ingredienti,e invitate il bambino a fare altrettanto, descrivendo le sensazioni che provate; mostrategli come gli ingredienti si mescolano insieme per formare uno nuovo. Toccate il cibo. È caldo? Freddo? Umido? Ruvido?
Dal punto di vista linguistico, il lavoro in cucina vi permette di arricchire il linguaggio, nominando gli ingredienti, il materiale e gli utensili che utilizzerete con il giusto sostantivo utilizzando verbi precisi arricchendo la rosa di aggettivi usati dal bambino. Descrivete ciò che fate, spiegategliene anche le ragioni e soprattutto evitate di utilizzare vocaboli fanciulleschi pensando che così il bambino comprenda più facilmente. Per esempio, mentre tagliate a fette una cipolla, invece di “a piccoli pezzi”, dite “a fette sottili”. La mente del bambino è ancora in una fase assorbente e come una spugna imparerà ogni giorno
nuove parole e concetti.

Come liberare il potenziale del vostro bambino 3-6 anni

 

La cucina è anche un ottimo campo di pratica matematica. Enumerate tutto ciò che utilizzate, lasciate che sia il bambino ad aggiungere gli ingredienti delle ricette chiedendogli, per esempio, di metterne tre cucchiai. Cominciate a introdurre i concetti delle frazioni, dapprima con la nozione di metà e poi di un quarto.

Lasciate che utilizzi le capacità apprese. Potrà trasferire i cibi per le preparazioni con un cucchiaio, versare i liquidi e via dicendo. Ciò gli dimostrerà l’utilità di quello che ha imparato e gli darà fiducia in sé stesso. Mettetegli a disposizione strumenti a sua misura, potete trovarli nei negozi di giochi.
Puntate sempre sull’ordine quando preparate un’attività. Il movimento compiuto deve essere da sinistra verso destra, come la scrittura; fornitegli uno spazio che sia confortevole e dedicato all’attività, ma anche delimitato – per esempio da un vassoio – per evidenziare anche l’eventuale errore.
Concludete l’attività con il riordino. Mettere a posto non è un compito ingrato, ma la conclusione dell’attività stessa.
Siate vigili quando proponete al bambino delle attività potenzialmente pericolose. Ricordate inoltre che le devono essere un piacere, sia per il bambino che per voi e non un dovere.

Per i più piccoli

Lavare l’insalata

Riordinare le posate

Preparare la pizza

Lavare frutta e verdura

Per i più grandicelli

Sgranare i piselli

Sbucciare le uova

Preparare degli spiedini di frutta

Grattugiare frutta, verdura o formaggio

Snocciolare le ciliegie

Pelare mele e patate

Utensili utili della giusta taglia

Centrifuga Multiuso, affetta grattugia sminuzza. Sicura e funzionale

Snocciola ciliegie e olive

mattarello piccolo in silicone antiaderente

Testo tratto dai libri di Daniela Valente “Come liberare il potenziale del vostro bambino – Manuale di attività ispirate al metodo Montessori dalla nascita a due anni e mezzo” e “da 3 a 6 anni”

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