Bambini piccoli e sicurezza: come preparare un ambiente sicuro ma montessoriano

Quando si diventa genitori, soprattutto all’inizio, si è pieni di timori e paure nei confronti dei nostri bambini e spesso si fa di tutto per tenerli lontani da pericoli o presunti tali: a casa, al parco, in giro. Molte volte, queste nostre paure vengono trasformate in continui divieti o rimproveri, per evitare che il nostro bambino si faccia male. Vediamo insieme come, soprattutto in casa, potremmo accogliere i nostri timori unendoli alla sicurezza a misura di bambino, per vivere tutti con maggiore serenità la curiosità che spesso spinge i bambini a fare cose più o meno pericolose.

Immagine tratta da www.icninocortese.gov.it

 

Prima di tutto, quando sappiamo che a breve ci sarà l’arrivo di un bambino, potremmo iniziare ad osservare gli spazi della nostra casa, individuando quali saranno gli angoli dedicati al bebè, dove posizionare un fasciatoio, dove dormirà e tutti questi piccoli ma nuovi cambiamenti che andremo a fare. Se ci fermiamo a pensare, tutto potrà apparirci troppo alto o troppo alla sua portata, e allora ci metteremo lì a porre cancelletti, salvaprese, sgomberare ripiani bassi per non far toccare nulla e altre di queste azioni. Invece, se ci poniamo in una diversa ottica, proviamo a modificarci noi per le esigenze del bambino, non viceversa.

Cominciamo, ad esempio, a pensare che avere molte cose alla sua portata e alla sua altezza, gli permetterà di sentirsi coinvolto nel suo ambiente, sentendosi partecipe e non costantemente allontanato. Quando inizierà a gattonare, ad esempio, cerchiamo di mettere nei ripiani più bassi qualcosa che possa invogliarlo ad alzarsi per guardare, osservare e magari afferrare un piccolo oggetto che avremo sostituito, per un periodo, con quel vaso di vetro che magari ci piaceva tanto ed avevamo messo lì!

Rendiamolo partecipe del suo ambiente di vita. Invece di ostacolarlo con rimproveri del genere “non ti muovere!”, “Non toccare!”, proviamo a sistemare i nostri spazi su misura e, di conseguenza, in sicurezza.

Lasciamolo libero, per quanto possibile, di esplorare la casa, in questa fase così preziosa del gattonare o dell’imparare ad alzarsi, piano piano. Adoperiamo qualche semplice accorgimento, come ad esempio:

 

  • Qualche proteggi angolo che possiamo apporre ai lati del tavolo o in qualche spigolo (Guarda il nostro consiglio su Amazon)
  • Cerchiamo di coprire le prese elettriche, per poi spiegare con il tempo, che può essere pericoloso toccarle. (Guarda il nostro consiglio su Amazon)
  • Poniamo in alto detersivi e flaconi velenosi.
  • Potremo decidere, ad esempio, di preparare per lui un lettino Montessori, di modo che inizi fin da subito a prendere confidenza con piccole difficoltà e impari a scegliere da solo se stare nel suo lettino o scendere per esplorare.

 

Teniamo sempre presente che la bocca è il primo mezzo che il bambino ha per conoscere il mondo, insieme al tatto. Tutto, nella prima fase della sua vita, passa dalla bocca. Quindi è naturale che egli voglia conoscere gli oggetti che lo circondano, portandoli alla bocca. Proviamo a circondarlo di oggetti sicuri, evitando pezzi piccoli ed evitando continui rimproveri, per lasciarlo sperimentare in questa naturale fase di scoperta.

 

Il bambino è costantemente immerso nel mondo che lo circonda. È interessato, vuole vedere, scoprire, assaggiare, toccare, sentire. Questa fase sensoriale è una delle fasi più preziose ed importanti della sua vita. Cerchiamo di coinvolgerlo, piuttosto che allontanarlo. Ad esempio, pian piano che crescerà diamogli qualche piccolo compito che lo aiuterà a rendersi parte della vita di famiglia. Potremo dedicare un piccolo spazio per lui in cucina, con un tavolino alla sua altezza, dove egli potrà sedersi e ripetere le attività di vita pratica svolte da noi. Potremo dargli una piccola grattugia per grattare il parmigiano in una scodella, impegnandolo, cosi, sia in un’ attività di vita pratica che in un lavoro di motricità fine.

Un altro piccolo compito, ad esempio, è quello di dargli un piccolo coltellino per iniziare a tagliare il cibo, mostrandogli la presa del coltello e insegnandogli ad avere attenzione e cura degli oggetti che andrà ad utilizzare. Questo, più di tutti, sarà il più grande strumento di sicurezza: coinvolgerlo nei piccoli pericoli a cui potrebbe incorrere, piuttosto che risolvere noi ogni volta tutti i presunti pericoli.

 

Al bagno, si sentirà, ad esempio, accolto e coinvolto se porremo un piccolo angolo dove potrà avere anche lui le sue cose: un piccolo ripiano alla sua altezza dove poggiare lo spazzolino da denti, la spazzola, il dentifricio. Sentendosi coinvolto, sarà naturalmente attento verso un ambiente che lo coinvolge, piuttosto che verso un ambiente distante e lontano da lui e dalle sue piccole esigenze.

 

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Una risposta.

  1. […] nessuno piace sentirsi dire continuamente “no”. Il bambino deve avere uno spazio sicuro, dedicato ai suoi tempi di gioco: un’area della casa o una stanza priva di oggetti pericolosi […]

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